Nel secondo booklet, dedicato alla pixel-art, gli studenti hanno attribuito un aggettivo al sostantivo cucina. Il modulo di partenza era lo stesso per tutti: una stanza vuota vista in assonometria isometrica.
Cucina allagata di Giulio Mannino
Cucina lego di Camilla Crescenzo e Cucina selvaggia di Matteo Bruschi
Cucina sperimentale di Lucia Cavalieri e Cucina egizia di Gianluca Menini
Cucina angelica di Giulia Carrieri e Cucina ammalata di Susanna Noto
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